gli anni belli
Milano, la Brianza, il mondo che si fa nuovo e talvolta violento: il festival di Re Nudo a Primaluna, gli hippies, le prime manifestazioni studentesche, il teatro sperimentale, Dario Fo, Le occupazioni, i rapimenti, l'Icmesa, i troppi funerali. Sono gli anni che vanno dal sessantotto agli ottanta. Gli anni in cui con una vecchia laica G3 male in arnese e una Zenit E CGIL, ho iniziato a guardarmi attorno, a documentare il cambiamento, le ingiustizie sociali, le avanguardie. Di mio ero convinto che per cambiare il mondo bastasse documentare seriamente, far conoscere, comunicare cento e mille sguardi. Mi sbagliavo ed in fondo il mondo l'ho guardato solo io, nel fondo del fondo di ogni miseria. Negli anni ottanta ho lasciato la fotografia che si mordeva la coda ed inutile strumento rivoluzionario, sperimentando altre strade, ma non scorderò mai quegli anni tumultuosi e così carichi di vita e speranza.